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Pubblicata la società di analisi Counterpoint Research Messaggio per quanto riguarda il mercato degli smartphone premium per lo scorso anno. Secondo lei, sebbene le vendite globali di telefoni siano diminuite del 12% rispetto all'anno precedente, nel segmento premium sono aumentate dell'1%. La quota di smartphone costosi nel mercato globale in termini di vendite lo scorso anno ha raggiunto un livello senza precedenti del 55%.

In altre parole, i produttori vendono meno telefoni economici e di fascia media che mai, e i telefoni con un prezzo pari o superiore a 600 dollari si vendono come hot dog. Il segmento dei telefoni premium con un prezzo di 13 dollari (circa 400 corone ceche) e superiore è cresciuto più rapidamente nel 2022, del 1% su base annua.

Secondo Counterpoint, ci sono diverse ragioni per questa crescita. Nonostante le condizioni di mercato avverse dello scorso anno, i consumatori benestanti sono stati più immuni ai fattori macroeconomici sfavorevoli rispetto ai clienti di fascia più bassa. Di conseguenza, le vendite nel mercato premium sono cresciute mentre le vendite nella fascia bassa e media sono diminuite. Poiché gli smartphone svolgono un ruolo sempre più importante nella vita delle persone, i consumatori sono disposti a spendere di più per i propri dispositivi e a tenerli più a lungo.

Un altro fattore chiave di crescita è stata la tendenza alla “premiumizzazione” tra le regioni. La domanda nel segmento premium è guidata dai consumatori che aggiornano i loro dispositivi più recenti. I miglioramenti sono evidenti non solo nei mercati sviluppati come il Nord America, ma anche nelle economie emergenti, dove i consumatori con il loro terzo o quarto dispositivo stanno iniziando a penetrare nel mercato premium.

Per quanto riguarda i singoli marchi, anche lo scorso anno è stato il segmento degli smartphone premium a dettare legge Apple, che ha registrato una crescita annua del 6% e la cui quota è stata del 75%. Al secondo posto c'è Samsung, che registra un calo del 5% su base annua e detiene una quota del 16%. Al terzo posto troviamo Huawei con una quota del 3% (diminuzione del 44% su base annua), al quarto posto Xiaomi con una quota dell'1% (diminuzione del 40% su base annua) e tra le prime cinque aziende più grandi i protagonisti in questo campo sono completati da Honor, la cui quota era uguale a quella di Xiaomi, ma che, a differenza di lui, ha registrato una crescita anno su anno del 110%.

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