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L'ondata di caldo estremo attualmente prevalente nel Regno Unito e in altre parti d'Europa sta mettendo a dura prova i server cloud di Google e Oracle, in particolare quelli situati in data center che non sono progettati per resistere a temperature così elevate. Oltre 34 località in Gran Bretagna hanno battuto la precedente temperatura record di 38,7°C, misurata tre anni fa, con la temperatura più alta mai registrata – 40,3°C – registrata nel villaggio di Coninsby nel Lincolnshire, nella parte orientale del paese.

Come riporta il sito Il registro, Oracle è stata costretta a spegnere parte dell'hardware in un data center nel sud di Londra, il che potrebbe impedire ad alcuni clienti di accedere ad alcuni servizi dell'infrastruttura Oracle Cloud. Google, d’altro canto, segnala “un aumento dei tassi di errore, latenza o indisponibilità del servizio” in vari servizi cloud in Europa occidentale.

In entrambi i casi, il problema è stato causato da un guasto dei sistemi di raffreddamento che faticavano a far fronte al caldo estremo. Oracle ha affermato che "il lavoro sui sistemi di raffreddamento continua e le temperature stanno diminuendo a causa delle riparazioni e dell'arresto dei sistemi non critici". Ha aggiunto che "man mano che le temperature si avvicinano ai livelli operativi, alcuni servizi potrebbero iniziare a riprendersi".

Ieri Google ha anche annunciato un guasto al sistema di raffreddamento che ha colpito la regione che chiama europa-ovest2. “Le alte temperature hanno causato un parziale guasto della capacità, con conseguente cessazione degli strumenti virtuali e perdita di funzionalità del servizio per un piccolo gruppo di nostri clienti. Stiamo lavorando duramente per ripristinare il funzionamento del sistema di raffreddamento e creare una capacità sufficiente. Non prevediamo ulteriori impatti nella zona Europa-Ovest2 e le virtualizzazioni attualmente in esecuzione non dovrebbero essere interessate da questi problemi." Ha scritto Google in un rapporto sullo stato del servizio. L'azienda utilizza decine di milioni di litri di acqua sotterranea per il raffreddamento.

La Gran Bretagna e l’Europa occidentale sono state colpite da un caldo estremo, che ha causato anche lo scoppio di incendi in tutta Londra e costretto la Royal Air Force a fermare i voli verso una delle sue basi. Incendi su larga scala sono stati registrati anche in Spagna, Francia, Portogallo e Grecia, dove hanno distrutto intere fasce di vegetazione e costretto migliaia di persone ad abbandonare le proprie case.

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