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A causa della guerra in corso tra Russia e Ucraina, Samsung ha deciso di sospendere temporaneamente l'attività della sua fabbrica di televisori in Russia. Secondo quanto riportato dal server The Elec, si tratta di quello di Kaluga, vicino a Mosca. Tuttavia, questo passo non viene fatto per esercitare pressioni sui cittadini o sui legislatori russi. Il motivo è molto più semplice. 

L'azienda ha deciso di farlo perché si trova ad affrontare difficoltà nella fornitura di importanti componenti televisivi, come i display. Molti dispositivi elettronici non possono essere importati in Russia, e anche questa è una conseguenza. Non solo Samsung, ma anche LG, ad esempio, stanno valutando la possibilità di sospendere l'attività delle proprie fabbriche presenti in Russia non solo per televisori, ma anche per elettrodomestici.

La principale preoccupazione di Samsung è che se la problematica situazione macroeconomica persisterà per un periodo di tempo più lungo, le strategie di gestione dell'azienda verranno seriamente sconvolte. Il 7 marzo l'azienda ha interrotto le consegne e le vendite di televisori in tutta la Russia. Inoltre, ha smesso di vendere telefoni, chip e altri prodotti ancor prima del 5 marzo. La forza trainante di queste decisioni sono le sanzioni economiche imposte alla Russia dalla comunità internazionale.

La società di ricerca Omida ha previsto che le tensioni tra Russia e Ucraina potrebbero ridurre le spedizioni di televisori Samsung di almeno il 10% e fino al 50% se la "tensione" continua. Naturalmente l'azienda intende poi compensare il calo delle forniture in questo mercato concentrandosi maggiormente su altri. 

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