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Huawei però è determinata di non vendere la sua divisione mobile, tuttavia, l'azienda si prepara ad anni difficili. Secondo il sito giapponese Nikkei, citato da GSMArena, il colosso tecnologico cinese ha comunicato ai suoi fornitori di componenti che produrrà molti meno telefoni rispetto allo scorso anno.

Si dice che Huawei ordinerà componenti sufficienti per 70-80 milioni di smartphone per tutto l'anno. Per fare un confronto, l’anno scorso l’azienda ne ha prodotti 189 milioni, quindi quest’anno dovrebbe essere il 60% in meno. Già questi 189 milioni di telefoni spediti rappresentano una diminuzione significativa rispetto al 2019, ovvero di oltre il 22%.

Anche il mix di prodotti dovrebbe risentirne, quando saranno disponibili meno modelli di fascia alta. Questo perché il colosso della tecnologia non è in grado di garantire i componenti necessari per produrre telefoni abilitati al 5G a causa delle sanzioni del governo statunitense, quindi dovrà concentrarsi sugli smartphone 4G. Questo non vuol dire che non vedremo nessuno smartphone 5G quest'anno, ma sta già faticando a fornire componenti per i suoi prossimi telefoni di punta, secondo resoconti aneddotici. Huawei P50. Ciò potrebbe portare a una riduzione ancora maggiore del numero totale di smartphone prodotti, che secondo quanto riferito scenderebbe a 50 milioni.

Inoltre Huawei non può fare affidamento sul fatto che le sanzioni imposte dalla Casa Bianca verranno revocate nel prossimo futuro. La candidata alla carica di segretario al Commercio nel governo emergente del presidente Joe Biden, Gina Raimondová, ha fatto sapere che "non vede alcun motivo" per cancellarli, poiché l'azienda rappresenta ancora un rischio per la sicurezza nazionale.

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