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L’anno scorso è stato turbolento per molti settori a causa della pandemia di coronavirus e anche il mercato degli smartphone ne ha risentito. Secondo un nuovo rapporto della società di analisi TrendForce, le aziende hanno spedito un totale di 1,25 miliardi di dispositivi, in calo dell’2019% rispetto al 11.

I primi sei marchi erano Samsung, Apple, Huawei, Xiaomi, Oppo e Vivo. Il calo di gran lunga maggiore è stato registrato da Huawei, a causa delle sanzioni statunitensi che le impediscono l'accesso ai chip e vietano la cooperazione con Google, il creatore del sistema operativo Android.

Samsung ha spedito 263 milioni di smartphone lo scorso anno e deteneva una quota di mercato del 21%, Apple 199 milioni (15%), Huawei 170 milioni (13%), Xiaomi 146 milioni (11%), Oppo 144 milioni (11%) e Vivo 110 milioni, per una quota dell'8%.

Gli analisti di TrendForce prevedono che il mercato tornerà a crescere nei prossimi 12 mesi (principalmente a causa della crescente domanda nei mercati in via di sviluppo) e le aziende produrranno 1,36 miliardi di smartphone, in crescita del 9% rispetto a quest’anno.

Per Huawei, tuttavia, la previsione è piuttosto cupa: quest'anno spedirà solo 45 milioni di smartphone e la sua quota di mercato si ridurrà ad appena il 3%, lasciandola fuori dai primi cinque e un punto percentuale davanti all'ambizioso Il produttore cinese Transsion, al quale appartengono marchi come iTel o Tecno.

A crescere di più, al contrario, dovrebbe essere Xiaomi, che secondo gli analisti produrrà quest'anno 198 milioni di smartphone e la sua quota di mercato salirà al 14%.

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