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Ciò che si speculava nei mesi scorsi è diventato realtà: l'agenzia governativa americana Federal Trade Commission (FTC) insieme a quasi tutti gli Stati americani ha intentato una causa contro Facebook. In esso l'azienda accusa l'azienda di aver violato le regole della concorrenza acquisendo le piattaforme social Instagram e WhatsApp, ormai popolari in tutto il mondo, e propone di venderle.

“Per quasi un decennio, Facebook ha utilizzato la sua posizione dominante e il suo potere monopolistico per schiacciare i rivali più piccoli e soffocare la concorrenza; tutto a spese degli utenti ordinari", ha affermato il procuratore generale di New York Letitia James a nome dei 46 stati americani ricorrenti.

Ricordiamo che l'applicazione Instagram è stata acquistata dal colosso dei social nel 2012 per un miliardo di dollari, e due anni dopo WhatsApp per addirittura 19 miliardi di dollari.

Poiché la FTC ha approvato entrambi gli "accordi" contemporaneamente, il contenzioso potrebbe trascinarsi per diversi anni.

L'avvocato di Facebook Jennifer Newstead ha affermato in una dichiarazione che la causa è "un tentativo di riscrivere la storia" e che non esistono leggi antitrust che puniscono "le aziende di successo". Secondo lei, entrambe le piattaforme hanno avuto successo dopo che Facebook ha investito miliardi di dollari nel loro sviluppo.

Tuttavia, la FTC la vede diversamente e sostiene che l'acquisizione di Instagram e WhatsApp faceva parte di una "strategia sistematica" con la quale Facebook ha cercato di eliminare la concorrenza, compresi potenziali rivali più piccoli come queste piattaforme.

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