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Le batterie degli smartphone hanno fatto molta strada nel corso della loro esistenza, ma anche oggi la loro durata non è seconda a nessuno: anche i telefoni di fascia alta non durano più di qualche giorno con una singola carica. E mentre questo problema può essere risolto utilizzando un power bank o una custodia per batteria, Samsung immagina qualcosa di molto più elegante per il futuro: un anello autoalimentato. Questo è secondo un brevetto trapelato nell'etere all'inizio di questa settimana.

Secondo Samsung, l'anello verrebbe alimentato dal movimento della mano dell'utente. Più specificamente, i movimenti delle mani metterebbero in movimento il disco magnetico all’interno dell’anello, creando elettricità. Ma non è tutto: come suggerisce il brevetto, l'anello sarà in grado di convertire il calore corporeo in elettricità.

All'interno dell'anello dovrebbe esserci anche una piccola batteria che verrà utilizzata per immagazzinare l'elettricità generata prima che venga trasferita al telefono. E come fa esattamente lo squillo a farla arrivare al telefono? Secondo il brevetto non ci sarà bisogno di collegare un cavo al telefono o di posizionarlo su un caricabatterie, l'anello si limiterà a caricarlo man mano che l'utente lo utilizza. Se hai il tuo smartphone in mano adesso, potresti notare che il tuo anulare o il tuo dito medio sono direttamente di fronte a dove si troverebbero le bobine di ricarica wireless (o dove si trovano se il tuo telefono è dotato di ricarica wireless).

Come per tutti i dispositivi descritti nei brevetti, non è chiaro se l'anello autoalimentato diventerà mai un prodotto commerciale. Possiamo immaginare che ci sarebbero non poche difficoltà legate al suo sviluppo, tuttavia si tratta senza dubbio di un concetto molto interessante che potrebbe rivoluzionare il modo in cui vengono caricati gli smartphone.

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