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A metà del mese scorso è arrivata la notizia che Huawei voleva vendere lo smartphone della sua divisione Honor. Sebbene il colosso cinese degli smartphone abbia subito smentito una cosa del genere, ora è apparso un altro rapporto che conferma i precedenti, e si suppone addirittura che sia una "mano nella manica". Secondo lei, Huawei intende vendere questa parte al consorzio cinese Digital China (in precedenti rapporti la menzionavano anche come possibile interessato) e alla città di Shenzhen, che negli ultimi anni è stata definita la "Silicon Valley cinese". Si dice che il valore della transazione sia di 100 miliardi di yuan (circa 340 miliardi di corone ceche).

Secondo la Reuters, che ha elaborato il nuovo rapporto, l'importo astronomico includerà sia i dipartimenti di ricerca e sviluppo che quelli di distribuzione. Il rapporto menziona solo la divisione smartphone di Honor, quindi non è chiaro se la vendita includa altre parti della sua attività.

 

Il motivo per cui Huawei vorrebbe vendere parte di Honor è semplice: si basa sul fatto che sotto il nuovo proprietario il governo americano lo rimuoverebbe dalla lista delle sanzioni. Tuttavia, data la stretta connessione tecnologica tra Honor e Huawei, ciò non sembra molto probabile. Non è nemmeno probabile che il nuovo presidente degli Stati Uniti Joe Biden sia più accomodante nei confronti degli affari di Huawei, se non altro perché prima della campagna presidenziale ha invitato gli alleati degli Stati Uniti ad azioni più coordinate contro la Cina.

Il rapporto Reuters rileva che Huawei potrebbe annunciare l'"accordo" già il 15 novembre. Né Honor né Huawei si sono rifiutati di commentare la questione.

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