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Anche se il rapporto tra la sudcoreana Samsung e il fornitore sotto forma di Qualcomm è estremamente stretto e la collaborazione ha finora portato i frutti desiderati ad entrambe le aziende, ultimamente la situazione è cambiata. E non necessariamente in meglio. Il produttore ha inviato diversi chip nel mondo, ai quali sono state sollevate oltre 400 obiezioni, almeno in termini di sicurezza e potenziali abusi a livello hardware. Nello specifico, la società Check Point Research, che si concentra sulla ricerca nel campo della sicurezza informatica, ha prestato attenzione all'intero caso. È stata lei a rivelare diverse centinaia di errori diversi che potrebbero mettere in pericolo la sovranità dell'azienda, soprattutto dal punto di vista dell'ulteriore produzione. Sebbene la descrizione tecnica dei ricercatori non si concentri direttamente su dettagli e specifiche, delinea un'altra divisione che potrebbe verificarsi tra Samsung e Qualcomm.

Questi non sono errori banali o problemi facilmente risolvibili. Secondo Check Point, i chip consentono agli aggressori di raccogliere dati utente, eseguire determinati processi che sembrano legittimi e allo stesso tempo penetrare nell'autorizzazione del sistema a livello hardware. Delle falle di sicurezza sarebbe direttamente responsabile il Digital Signal Processor, ovvero il chip che si occupa dell'elaborazione e della trasmissione dei segnali digitali e Qualcomm lo utilizza in quasi tutti i nuovi processori. Quindi ci vorrà molto tempo prima che gli sviluppatori elaborino tutti i bug e li risolvano correttamente. Questo è, senza esagerare, un altro chiodo nella bara della cooperazione tra i due giganti, che continua a frustrare il produttore sudcoreano. Recentemente, Qualcomm ha ordinato a Samsung un lucroso contratto per chip da 5 nm, ma alla fine ha deciso di preferire ampiamente TSMC. Dovremo attendere ancora un po' per l'esito di questi fatti, ma è certo che questo sia un motivo in più per dire addio a Qualcomm.

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